Ortaggi e frutta bio, secondo un nuovo studio sarebbero meno nutrienti e saporiti della frutta normale

La battaglia è sempre accesa. Meglio gli alimenti biologici o no? Se la scelta è dettata soltanto dal prezzo, in molti casi si è costretti a scegliere quelli tradizionali. Se invece li si sceglie per il sapore e il nutrimento, la scelta è giusta? C’è chi dice no.
A detta di un recente studio riportato sul Daily Express, infatti, gli ortaggi bio non hanno niente da invidiare a quelli tradizionali, anzi, sono persino meno nutrienti e dal sapore pressoché identico. Tanta spesa per niente, insomma, a detta di costoro.

Durante lo studio sono state prese in considerazione tre coltivazioni di broccoli, pomodori e patate. Nessuno di questi ortaggi, secondo quanto riferito, è risultato più nutriente e gustoso.
I broccoli, addirittura, mostravano un contenuto di antiossidanti inferiore a quelli sottoposti a coltivazione tradizionale. Anche le care vecchie patate non sono state da meno. Quelle coltivate utilizzando fertilizzanti chimici avevano più vitamina C di quelle Bio.

E infine, l’ultima sentenza, quella emessa da ben 69 assaggiatori… i pomodori provenienti da coltivazioni normali avevano un sapore più marcato e più dolce.
Insomma, in questo caso, la coltivazione tradizionale vince 3 a 0 contro quella biologica.
«Questa ricerca dimostra che frutta e verdura coltivate non biologicamente sono anche molto buone, la cosa più importante è il mangiare questi cibi, siano essi bio o meno».

E dopo questo ennesimo studio gli amanti del biologico si potranno sentire feriti e, forse, presi in giro – non mancheranno le polemiche. È indubbio che esistono una moltitudine di variabili che possono incidere sulla qualità e il sapore di un alimento. Non  è di certo solo il fatto che si utilizzino prodotti chimici o meno. Rimane sicura solo una cosa: mangiando gli alimenti biologici si evita di assumere oltre alla vitamina C e gli antiossidanti, anche qualche pesticida. E, cosa non da poco, l’ambiente ringrazia. Un po’ meno il consumatore per i prezzi, spesso poco consoni e in diversi casi ingiustificati, che troviamo sul mercato.
Ma, d’altronde, ci sarebbe da chiedersi: se costassero poco, l’acquirente “bio” li acquisterebbe lo stesso o si chiederebbe come mai il prezzo è così basso? Che ci sia “qualcosa” dietro?

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[Fonte: LaStampa.itBenessere - 25/02/2011]