Ridurre l’assunzione di fosfati per ridurre il rischio di malattie cardiache e vascolari. Lo studio
Torte e dolciumi vari, biscotti… ma anche carne, formaggi e prodotti caseari in genere, contengono tutti fosfati. Una dieta che comprenda questi alimenti, quindi, ne prevede di conseguenza l’assunzione. E, fin qui, niente di male, se non fosse che un eccesso di queste sostante può causare malattie cardiache e vascolari – a oggi tra le più alte cause di morte al mondo.
L’avvertimento giunge dai ricercatori dell’Università di Sheffield (Uk) i quali consigliano di ridurre l'apporto di fosfati per ridurre il rischio di sviluppare l’aterosclerosi, una patologia grave che causa un indurimento e la perdita di elasticità delle pareti delle arterie. La formazione di placche sulle pareti completa il quadro per dare il “la” alla comparsa di sintomi spesso mortali come ictus e infarti.
I risultati di questo nuovo studio sono stati pubblicati su Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology, e dimostrano che una dieta ad alto contenuto di fosfati favorisce il deposito di colesterolo nelle arterie. Questo causa un restringimento delle stesse e, di conseguenza, lo sviluppo di patologie collegate. «Questa è una nuova, ma emozionante scoperta, in quanto suggerisce che, riducendo la quantità di fosfato nel sangue possiamo avere scoperto un nuovo approccio alla riduzione delle malattie cardiache», ha commentato il dottor Tim Chico dal Dipartimento di Scienze Cardiovascolari della Monash e coordinatore dello studio.
A questo punto non ci resta che valutare quali e quanti alimenti di questo genere, ossia che contengono fosfato, siamo soliti assumere nella nostra dieta. Una volta appurato, cerchiamo di limitarne il consumo. Nel dubbio, chiediamo consiglio a un medico nutrizionista. Sempre meglio prevenire...
[lm&sdp] [Fonte: LaStampa.it|Benessere - 09/06/2011]
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