Supera il test la dieta mediterranea, che realmente riduce il rischio cardiovascolare. MILANO - Sono tante le diete che sbandierano al mondo di essere «amiche del cuore», capaci di ridurre il rischio cardiovascolare e garantire salute. Non tutte dicono la verità: una revisione recente, pubblicata sugli Archives of Internal Medicine, dimostra che solo l'alimentazione mediterranea, ricca di frutta, verdura e pesce, e le diete che includono molti vegetali e frutta secca possono davvero ricevere il «bollino» di approvazione perché hanno dimostrato senza ombra di dubbio di ridurre realmente i pericoli per cuore e vasi.
REVISIONE – Il verdetto arriva dopo che Andrew Mente, del Population Health Research Institute dell'Ontario, in Canada, ha passato al vaglio gli studi degli ultimi 50 anni in materia di diete e rischio cardiovascolare. In totale, 146 ricerche che sono andate a guardare le abitudini alimentari di gruppi di persone in relazione al loro rischio cardiovascolare e altre 43 in cui si sono messi a confronto diretto vari tipi di dieta. «Abbiamo così verificato che solo la dieta mediterranea è stata studiata a fondo in sperimentazioni controllate e randomizzate, nelle quali ha rivelato di ridurre effettivamente il rischio di malattie cardiovascolari – riferisce Mente –. Analizzando gli studi, abbiamo anche osservato che solo alcuni elementi delle diete risultano protettivi con forte e indubbia evidenza: frutta, verdura, frutta secca, acidi grassi monoinsaturi; promossi, anche se non a pieni voti, gli acidi grassi omega-3 del pesce, i folati, i cereali integrali, le vitamine E e C e il betacarotene assunti attraverso la dieta». Prove ancora più deboli si sono ottenute a favore dell'acido alfa-linoleico, delle uova, del latte. «Per questi nutrienti le evidenze sono troppo modeste per poter essere in qualche modo definitive; solo per pochi cibi, quindi, è dimostrato un vero e proprio rapporto di causa-effetto fra consumo e prevenzione del rischio cardiovascolare», dice Mente. CIBI A RISCHIO – La revisione offre qualche certezza anche riguardo agli alimenti che, al contrario, sono di sicuro da evitare per mantenere il cuore in salute: bocciata la dieta occidentale ricca di carni rosse e lavorate, cibi grassi e prodotti industriali, da mettere al bando i grassi saturi e gli alimenti con alto indice glicemico. Tutti mettono in pericolo il cuore, senza dubbio alcuno. Mente però avverte: «Gli studi che mirano a far luce sui meccanismi alla base dei benefici offerti da specifiche tipologie di alimentazione sono utili, ma non bisogna dimenticare che difficilmente modificare l'introito di uno o pochi nutrienti può cambiare in modo sostanziale il profilo di rischio cardiovascolare». In fondo lo sappiamo già: quel che conta è l'alimentazione nel suo complesso. E proprio per questo la dieta mediterranea, che prevede il consumo di tanti cibi “sani”, è l'unica che abbia sempre dimostrato di essere davvero in grado di mettere al sicuro il cuore, per di più in sperimentazioni randomizzate e controllate: proprio quelle che i ricercatori usano per verificare l'efficacia di farmaci e terapie. Elena Meli [Fonte: CORRIEREDELLASERA.it-Salute/Nutrizione- 27 aprile 2009]
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