Grattugiato sulla pasta, fuso, alla piastra, da solo o in compagnia: il formaggio è una tentazione irresistibile, ma spesso proibita perché causa dell’aumento di colesterolo nel sangue. Adesso una ricerca tutta italiana coordinata dall’Università di Pisa ha finalmente messo d’accordo papille gustative e salute, creando il pecorino anti-colesterolo. Il superformaggio non solo non aumenta la quantità di colesterolo nel sangue, ma addirittura sembra capace di diminuirla.
Il pecorino in Italia: guarda la fotogallery Lo studio - I risultati più incoraggianti sono arrivati dalla sperimentazione del super-pecorino svolta all’ospedale Brotzu di Cagliari. Il formaggio è stato somministrato a due gruppi: uno composto da 20 persone sane, l’altro formato da 40 pazienti con il colesterolo alto. Il primo gruppo, consumando quotidianamente, per tre settimane, 45 grammi di pecorino ha mantenuto stabili i livelli di Ldl. Ancora più sorprendentemente, i volontari del secondo gruppo, consumando 90 grammi di formaggio al giorno per un mese e mezzo, hanno addirittura ridotto il colesterolo del 10%. Merito dei semi di lino - Sperimentazioni transgeniche? Magheggi da laboratorio? Niente di tutto questo: “La produzione di questo formaggio - ha detto Marcello Mele, docente di Zootecnia alla Facoltà di Agraria - non prevede l`utilizzo di sostanze artificiali, ma segue un procedimento naturale”. Il segreto sta infatti nell’alimentazioni degli animali produttori di latte: i ricercatori hanno nutrito le pecore con una miscela di mais, orzo e cereali. Decisivo è l’apporto dei semi di lino (che costituiscono circa il 30% del mix): “I semi di lino - spiega Mele - quintuplicano nel latte (e quindi nel formaggio) la percentuale di acido linoleico coniugato, che dai nostri esperimenti è risultato utile conto l’Ldl, il colesterolo cattivo”. L’alimentazione a base di semi di lino potrebbe tornare utile anche agli allevatori: la produzione di latte è aumentata dell’8% e quella di sostanze utili alla produzione dei formaggi (proteine e grasso) è salita del 4%.
Autore: p.f. [Fonte: IlSole24ore.com -Salute24 - 18/03/2009]
|