Proteggere il cuore sostituendo i grassi saturi con i grassi polinsaturi: uno studio condotto da un gruppo di ricercatori di Harvard School of Public Health (HSPH) e pubblicato su Plos Medicine mette in evidenza, per la prima volta, che una dieta bilanciata con un maggior consumo di omega3 e omega6 e una diminuzione dell`introito di grassi saturi riduce il rischio di incorrere in infarti e morti per malattie coronariche del 19%.
"La sostituzione di nutrienti specifici al posto dei grassi saturi può essere molto importante - spiega Dariush Mozaffarian, docente nel dipartimento di epidemiologia dell`HSPH e autore dello studio -. I nostri risultati suggeriscono, in particolare, che `rimpiazzare` i grassi saturi con quelli polinsaturi sarebbe la scelta migliore per la salute del cuore". I ricercatori hanno incrociato i dati di otto studi per un totale di 13.614 partecipanti e di 1.042 eventi coronarici. Dalla ricerca è emerso che l`aumento del consumo di grassi polinsaturi in sostituzione dei grassi saturi ha ridotto il rischio di eventi coronarici del 19%, e che per ogni incremento del 5% di energia totale sviluppata dal consumo di grassi polinsaturi il rischio di malattia coronarica viene ridotto del 10%. In particolare, la ricerca è la prima a dimostrare che il consumo prolungato di omega3 riduce il rischio di insorgenza delle malattie cardiache e coronariche. Le attuali linee guida americane raccomandano di far provenire il 5-10% dell`energia giornaliera totale dai grassi polinsaturi. I risultati della ricerca suggeriscono però che il limite massimo del 10% di consumo di energia da grassi polinsaturi potrebbe essere troppo basso: i partecipanti agli studi che sono riusciti a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari hanno consumato quotidianamente circa il 15% dell`energia dai grassi polinsaturi. Nel corso degli ultimi decenni, si legge nello studio, l`industria alimentare ha ridotto la quantità di grassi saturi presenti in molti prodotti e i consumatori hanno ridotto i grassi saturi nella dieta. Ma questo non è bastato a ridurre il rischio di sviluppare eventi cardiovascolari: in molti prodotti, infatti, i grassi saturi sono stati sostituiti dai grassi trans, a loro volta nocivi per la salute di cuore e arterie, e nella "tipica" dieta americana la diminuzione della produzione di prodotti a base di grassi saturi è stata rimpiazzata con l`aumento del consumo di carboidrati raffinati e cereali. I risultati di questo studio suggeriscono che i grassi polinsaturi possono essere un ottimo sostituto dei grassi saturi per un cuore più in salute. Non tutti i grassi polinsaturi sono uguali, però: gli esperti raccomandano infatti di non esagerare col consumo di omega6 perché a loro volta potrebbero incrementare il rischio di malattia coronarica. Il segreto è nell`equilibrio, spiegano gli esperti: per bilanciare la dieta è sufficiente consumare 1 grammo di omega3 ogni 4 grammi di omega6 assunti. Qual è quindi la migliore dieta per il cuore? Limitare il più possibile i grassi saturi e trans, e bilanciare il consumo di omega6 - presenti soprattutto negli oli vegetali e nella frutta secca - con gli alimenti che contengono omega3 - presenti in molte specie di pesci come tonno, sgombro, salmone, ma anche in noci e mandorle e in alcuni oli vegetali. E fare almeno due o tre passeggiate a settimana. Autore: Miriam Cesta [Fonte: IlSole24ore.com - Salute24 - 25/03/2010]
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