Basta un po’ di frutta e verdura per salvare almeno 33mila vite ogni anno. Lo studio
Panettoni, arrosti, pesce, pasta… e chi più ne ha più ne metta; sono solo alcuni dei cibi che faranno capolino sulle tavole degli italiani in questi giorni di festività. Certo, chi potrebbe rinunciarvi? Ma se proprio non possiamo farne a meno, ricordiamoci almeno di abbinarci della verdura e della frutta. Anzi, l’ideale sarebbe che, una volta finite le feste, queste ultime rimanessero “in tavola” ogni giorno perché, secondo un nuovo studio, questa buona abitudine potrebbe salvare almeno 33mila vite ogni anno. E scusate se è poco.
Sono i ricercatori inglesi che affermano, dalle pagine della versione online del Journal of Epidemiology e Community Health, come anche solo rispettando le attuali raccomandazioni dietetiche si possa dare un giro di vite ai numerosi decessi che ogni anno colpiscono le persone a causa di una dieta scorretta. Via libera, quindi, a cinque porzioni di frutta e verdura al giorno.
Una dieta sana tuttavia, ricordano gli scienziati, prevede anche una seria riduzione del sale e «al fine di conseguire una riduzione della mortalità simile a quella ottenuti con l’assunzione della frutta e verdura come raccomandato, l’assunzione di sale dovrebbe essere fissata a 3,5 grammi al giorno». Questo, tenuto conto che l’attuale raccomandazione da parte delle autorità sanitarie britanniche è di 6 g al giorno.
Coordinati dal dottor Peter Scarborough, i ricercatori dell’Università di Oxford hanno analizzato i dati raccolti dal 2005 al 2007 sui decessi per malattie cardiovascolari e cancro legati alla dieta, in quattro paesi della Regno Unito. Si è così potuto calcolare il numero di vite potenzialmente salvabili se solo si seguissero le raccomandazioni dietetiche. Queste potrebbero essere riassunte in 440 grammi di frutta e verdura, 18 g di fibre, con meno di un terzo del totale delle calorie provenienti dai grassi, ogni giorno.
Con questo sensato regime dietetico, senza tante rinunce, si potrebbe vivere meglio e più a lungo e poter arrivare serenamente al prossimo capodanno, augurandosi e augurando di rivedersi l’anno successivo. [lm&sdp] [Fonte: LaStampa.it|Benessere - 20/12/2010]
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