Secondo i nutrizionisti, "nascondere" le verdure nei cibi è un buon modo per farle mangiare ai bambini che le rifiutano

Il cruccio della maggioranza dei genitori è riuscire a far mangiare la verdura al proprio bambino. Non si sa infatti bene il perché, ma la verdura ai bambini proprio non va a genio. Tuttavia, sappiamo tutti quanto sia importante in una dieta equilibrata e sana.

Come fare allora per far mangiare, almeno un po’, le verdure ai piccoli? A questa domanda rispondono gli specialisti, dottoressa Maureen Spill che ha coordinato lo studio e la titolare della cattedra Helen A. Guthrie in Scienze della Nutrizione, professoressa Barbara Rolls, secondo cui il trucco per far mangiare la verdura ai bambini è quello di nasconderla negli altri alimenti, sotto forma di purea.

Per dimostrare che la propria tesi era valida, i ricercatori hanno coinvolto nel loro test un gruppo di 39 bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni. Questi sono stati invitati a consumare il pasto preparato per loro dagli specialisti, in tre giorni diversi.
Il pasto comprendeva lo zucchini bread – una sorta di plum-cake dolce alle zucchine – per colazione, pasta al sugo di pomodoro per pranzo e fettine di pollo in padella per cena. E questo è quello che era stato detto, ai bambini, vi fosse da mangiare.

Ma è qui che c’era il trucco: i ricercatori hanno modificato le ricette originali aggiungendovi di nascosto una purea di verdure, riducendo così anche l’apporto calorico del 15% e 25%.
«Abbiamo inserito le verdure in diversi piatti, tra cui broccoli, cavolfiori, zucchine, pomodori e zucche. Siamo stati lieti di constatare che quando i bambini hanno trovato il cibo modificato l’hanno giudicato ugualmente accettabile rispetto alle ricette standard», ha commentato la dottoressa Spill.

Secondo il rapporto pubblicato sulla versione online del Journal of Clinical Nutrition, i bambini mangiavano la stessa quantità di cibo a prescindere dal contenuto vegetale aggiunto. E quando hanno mangiato i cibi modificati con l’aggiunta di verdura, rispetto alla ricetta originale, l’assunzione di verdure ogni giorno è quasi raddoppiata mentre il loro apporto calorico è diminuito dell’11% per cento. Uno studio analogo era stato condotto nel 2010 dai ricercatori della Penn State University coordinati dalla dottoressa Rolls e mostrava come servire piccole porzioni di verdura a inizio pasto potesse incoraggiare i bambini al loro consumo.

A chi obiettava che nascondere le verdure nei cibi è ingannevole e può far pensare al bambino che, proprio la verdura, non è una cosa buona, la nutrizionista ribatte che non è così. Le ricette possono essere modificate a piacimento con buona pace dei bambini che ne accettano il contenuto, anche grazie al sapore che rimane comunque buono. Questo, tra l’altro, sottolinea Spill fa aumentare di molto la quantità di verdure assunte con la dieta.

Ma tutto questo ha anche una finalità salutare e nel combattere il sovrappeso che affligge sempre più le nuove generazioni. «I tassi di obesità infantile sono in aumento, e allo stesso tempo i bambini non mangiano la quantità raccomandata di verdure – sottolinea infatti Guthrie – Le verdure hanno dimostrato di fornire il più basso apporto calorico. Il problema sta diventando riuscire a far mangiare ai figli verdure a sufficienza».

[lm&sdp]

[Fonte: LaStampa.it|Benessere - 27/07/2011]