Pomodori, zucchine, carote e cavolfiore. Non è la lista della spesa da fare al fruttivendolo, ma la ricetta quotidiana per prevenire al meglio il cancro: cinque porzioni al giorno contro il male della modernità. Ad affermarlo è uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell`Oxford University guidati da Timothy Key e pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition.
La ricerca - Lo studio è stato condotto su 63.550 individui inglesi tra i 20 e gli 89 anni, analizzati a partire dal 1990 circa le loro abitudini alimentari. Lo scopo dei ricercatori era infatti quello di indagare se il consumo di determinati cibi potesse essere collegato a qualche patologia specifica. In particolare, gli studiosi erano alla ricerca di un link tra alimentazione e l`insorgenza di cancro. I soggetti sottoposti allo studio vennero infatti sin da subito divisi in mangiatori di carne, consumatori di pesce, vegetariani e vegani (che non mangiano neanche latte e uova, considerati stretti derivati degli animali). Verdure, carne o pesce? - Da un quindicennio di monitoraggio è emerso che la dieta vegetariana e quella a base di pesce risultano nel complesso protettive nei confronti del cancro in generale: tra gli individui sottoposti allo studio, infatti, i vegetariani e i consumatori di pesce risultavano più sani, in media, degli individui che consumavano carne. Il tumore al colon retto - In controtendenza rispetto ai risultati ottenuti, però, l`insorgenza di un solo tipo di cancro: quello al colon retto - tumore considerato finora strettamente connesso al consumo di carne rossa - risultato più alto tra i vegetariani, dato che contraddice tutti le precedenti prove di collegamento tra l`alimentazione a base di carne rossa e l`insorgenza della malattia. Concause e stili di vita - La spiegazione, affermano i ricercatori, potrebbe risiedere nel fatto che l`origine del cancro colorettale - come di molti altri tumori - non dipenda strettamente da un solo elemento (in questo caso il consumo di carne rossa), ma da un insieme di co-fattori non trascurabili, e non dipendenti esclusivamente da ciò che si mangia a tavola. Il dato che i mangiatori abituali di pesce e i vegetariani siano più protetti dal cancro rispetto ad altri individui, spiega Key, è certamente un risultato che non può essere sottovalutato e che andrà approfondito in ulteriori studi. Ma, continua il coordinatore della ricerca, molta attenzione dovrà essere riservata anche agli stili di vita perché, come insegna l`alta incidenza di tumori al colon retto tra i vegetariani, il cancro è una malattia complessa e i fattori che possono svolgere un ruolo nel determinare il rischio per una persona sono diversi. Dieta sana - Un consiglio che valga per tutti? Anche se, affermano gli studiosi, in questo modo non ci si assicura alcuna immunità dalla malattia, mangiare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno può essere un modo per mantenere il più a lungo possibile un organismo giovane e in salute. Data: 16-03-2009 Autore: Miriam Cesta [Fonte: Il Sole 24 ore - Salute 24]
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