La dieta della mamma influenza le scelte future del bambino |
Le mamme schizzinose con una dieta povera di frutta e verdura influenzano le scelte – sbagliate – dei propri figli
Quante volte ci lamentiamo del fatto che nostro figlio segue una dieta scorretta? Che mangia male? O, peggio, che “non mangia niente”. Come mai ci sono bambini così aperti ai nuovi sapori e altri che vogliono sempre mangiare le stesse cose? Secondo un nuovo studio la colpa sarebbe della mamma che, seguendo una determinata dieta, influenza le scelte del bambino. Come le influenza? A quanto pare, nella maggior parte dei casi, negativamente perché induce il bambino a non apprezzare frutta e verdura.
Per arrivare a questi risultati, è stata fatta una ricerca diretta dal professor Mildred Horodynski della Michigan State University College of Nursing che ha preso in esame circa 400 donne, mamme di bambini da 1 a 3 anni, tutti iscritti ai programmi Early Head Start.
Dallo studio era evidente che i bambini che non amavano consumare frutta e verdura erano figli di mamme schizzinose o che non la cucinavano e quindi non la consumavano molto spesso. «Gli operatori sanitari devono prendere in considerazione questo quando mettono in atto strategie di sviluppo per aumentare il consumo di cibi sani in un bambino. Le diete a basso contenuto di frutta e verdura, anche in giovane età, presentano un aumento del rischio per le malattie croniche in futuro», scrivono i ricercatori.
«Le percezioni di un bambino in qualità di mangiatore schizzinoso possono essere correlate allo stile genitoriale o alla cultura. Le madri ritengono i loro figli dei mangiatori schizzinosi possono essere più permissive e incoraggiare il consumo di frutta e verdura», aggiunge Horodynski.
Siamo alle solite. La colpa è dei genitori. E se andiamo a vedere in alcuni casi può essere vero. È indubbio che il bambino nei primi anni di vita venga plasmato dall’ambiente circostante. Quindi genitori, metteteci il massimo dell’impegno se non volete che i vostri figli crescano male, magari esattamente come voi, anche se è difficile accettarlo. [lm&sdp] [Fonte: LaStampa.itBenessere 17/12/2010]
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