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Pigri, più a rischio malattie cardiovascolari
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Stare troppe ore davanti alla Tv vanifica tutti i benefici dell’attività fisica e aumenta in maniera esponenziale il rischio di malattie cardiovascolari

A quanto pare i pigri hanno vita dura, e non solo piatta. E non ci sono ricerche che inducono a pensare che la pigrizia faccia bene, come è facile supporre.
Difatti, eccone un’altra dai risultati estremamente negativi: le persone pigre sono decisamente più a rischio di malattie cardiovascolari. Già alcune ricerche lo affermavano da tempo: stare a lungo seduti, magari guardando la Tv, aumenta notevolmente il rischio di malattie dell’apparato cardiocircolatorio. Tuttavia, non vi erano abbastanza conferme in merito.

Ecco quindi che un team di scienziati dell’University College di Londra si è preso carico di verificare se le informazioni ottenute dalle ricerche precedenti erano corrette o meno. La squadra che aveva condotto ricerche in merito era composta da ricercatori britannici e australiani. Durante lo studio si voleva verificare se lo stare spesso seduti a guardare la Tv, poteva in qualche modo aumentare il rischio di mortalità, indipendentemente dall’attività fisica svolta in altri momenti. Per far ciò si erano misurati i marcatori metabolici come l’Indice di Massa Corporea, il colesterolo LDL e quello HDL. Ma anche quelli infiammatori come la proteina C-reattiva. Il tutto, considerando il tempo medio trascorso davanti alla Tv.

L’analisi è stata condotta su oltre 4.500 persone di cui quasi 2.000 erano di sesso maschile e la maggior parte di età media intorno ai 35 anni. Sono stati seguiti per quattro anni, terminando la ricerca nell’anno 2007. In questo periodo di tempo 215 persone avevano avuto problemi cardiovascolari, e 325 persone erano morte. Il 25% dei casi erano imputabili a un'elevata quantità di tempo trascorso davanti allo schermo televisivo, considerando che la proteina C-reattiva, l’Indice di Massa Corporea e i livelli di colesterolo erano molto alti.

In un articolo pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, il dottor Emmanuel Stamatakis, del Department of Epidemiology and Public Health dell’Università di Londra afferma «Le attività di svago che si svolgono da seduti, come guardare la televisione, in rapporto al tempo di visualizzazione, sono correlate alla mortalità e al rischio cardiovascolare indipendentemente dall’attività fisica svolta. I fattori di rischio infiammatori e metabolici possono spiegare questa relazione».

Per vanificare gli effetti positivi di un’attività fisica, basterebbero 4 ore di Tv al giorno. «Un modo per rimanere in salute è diminuire il tempo passato seduti. Tre o quattro ore al giorno di Tv sono troppe: oltre a essere il modo più passivo e meno creativo per passare il tempo costituisce anche un grosso rischio per la salute», conclude Stamatakis.

E dopo quest'ultima affermazione è bene che ognuno di noi cominci a trovarsi un modo migliore per passare la serata: guardare la televisione, a quanto pare, non è una bella idea.

[lm&sdp]

[Fonte: LaStampa.it|Benessere - 12/01/2011]

 





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