Direttamente dal mondo della natura, i flavonoidi di fragole e mirtilli per combattere l’ipertensione. Lo studio
Finalmente qualcosa di naturale in aiuto degli ipertesi. Secondo un nuovo studio, condotto da ricercatori britannici, gli antociani presenti nelle fragole e nei mirtilli possono aiutare a ridurre il rischio di pressione arteriosa fino al 12 percento.
La scoperta è stata fatta da alcuni scienziati provenienti dall’University of East Anglia, l’Università di Harvard e l’Harvard Medical School che hanno riportato i risulati di questo studio sul Journal of Clinical Nutrition. Durante la ricerca, guidata da Eric Rimm, i soggetti sono stati seguiti per ben 14 anni. In questi anni, sono stati rilevati 5.629 uomini e 29.000 donne affetti da ipertensione sul totale di circa 133mila volontari. Tra questi una più alta assunzione di antociani (max. 21 mg al giorno) è stata associata a una diminuzione dell’8 percento del rischio di ipertensione. I benefici aumentavano al 12 percento quando si trattava di persone che avevano più di sessant’anni.
La riduzione più significativa si verificava nei soggetti in età avanzata che consumavano almeno una porzione di mirtilli a settimana. «Questi dati supportano l'ipotesi che la bioattività antipertensiva può essere rilevante per i processi di vasodilatazione associati a specifiche caratteristiche strutturali dei flavonoidi», spiega il dottor Rimm.
Secondo i ricercatori esistono moltissime varietà di flavonoidi e per riuscire ad abbassare con successo la pressione sanguigna è necessario utilizzare un numero ridotto e specifico di componento come il catecolo e i 4 idrossi flavonoidi. «Questi dati sono importanti perché gli antociani sono presenti nella frutta consumata comunemente, come mirtilli e fragole, che possono essere facilmente incorporati nella dieta», continuano i ricercatori.
Rimm spiega che una porzione media di succo di arance rosse, more, mirtilli ecc. contiene oltre 500 milligrammi di antociani. «Il meccanismo biologico di base con cui i flavonoidi regolano la pressione sanguigna includono gli effetti dei flavonoidi sul flusso sanguigno vascolare, reattività vascolare, e l'assorbimento del glucosio», spiegano i ricercatori i quali avvertono anche che «Questi risultati richiedono ulteriori indagini, compresi gli studi di intervento volti a testare le dosi ottimali di cibi ricchi di antocianine per la prevenzione dell'ipertensione e per sostenere le linee guida per la prevenzione e il trattamento dell'ipertensione».
Via quindi a spremute di arance, spuntini e colazione a base di frutta come mirtilli e fragole con un buon contenuto di antociani. Se non altro, male non possono fare, se poi ci aiutano a godere di una salute migliore, ancor meglio. [lm&sdp] [Fonte. LaStampa.it|Benessere - 24/01/2011]
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