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Da un recente studio statunitense condotto su più di mille soggetti dall`Agricultural Research Service - la principale agenzia di ricerca scientifica del Dipartimento d`Agricoltura statunitense - e pubblicato sulle pagine del Journals of Gerontology, emerge infatti che la vitamina D è indispensabile, soprattutto nelle persone anziane, per garantire una longeva lucidità mentale e la conservazione delle facoltà cognitive. I ricercatori hanno misurato le concentrazioni di vitamina D nel sangue dei volontari e li hanno sottoposti a test neuropsicologici: i risultati delle due fasi dell`esperimento sono quindi stati incrociati.

I partecipanti, di età compresa tra 65 e 99 anni, sono stati raggruppati in base alla quantità di vitamina D circolante nel sangue classificata come carente, insufficiente o sufficiente. Dai dati è emerso che il 35% dei partecipanti è risultato con sufficienti livelli di vitamina D nel sangue, e che questo stesso gruppo ha fatto registrare le migliori performance cognitive nei test neuropsicologici rispetto ai soggetti giudicati "carenti" o "insufficienti". La vitamina D, in particolare, farebbe la differenza sui test che riguardano la flessibilità cognitiva, la complessità percettiva e il ragionamento. Le associazioni sono persistite - concludono i ricercatori - dopo aver preso in considerazione altre variabili che potevano influire sulle prestazioni cognitive.

Autore: Miriam Cesta

[Fonte: IlSole24ore.com - Salute24 - 2/7/2010]