Vitamine, antiossidanti e acidi grassi utili contro la demenza senile
Contro la demenza sembra esserci un rimedio tutto naturale: le noci. A sostenerlo, questa volta è uno studioso indiano, il dottor Abba Chauhan che, insieme ai suoi colleghi del New York Institute, ha realizzato uno studio per valutare l’efficacia delle noci contro la demenza. Secondo gli scienziati sarebbero alcune sostanze benefiche presenti in questo tipo di frutta secca, come per esempio la vitamina E e i flavonoidi, a contrastare ed eliminare le sostanze chimiche nocive e i radicali liberi che causano la demenza. «Le noci possono avere un effetto benefico nel ridurre il rischio, ritardare la comparsa o rallentare la progressione della malattia di Alzheimer», si legge in una nota del Daily Express. Gli esperimenti in questione sono stati riprodotti su modello animale. I topi affetti da demenza che sono stati nutriti con le noci mostravano una maggiore efficienza delle abilità mentali rispetto a quelli che non avevano avuto un’alimentazione integrata con frutta secca. Anzi, per gli altri, il peggioramento era evidente ogni giorno di più. Ma le noci non sono l’unico rimedio naturale attivo contro questo genere di patologie: altri studi mostrano come anche l’integrazione di tè possa essere d’aiuto; così come l’esercizio fisico. Per esempio uno studio condotto su 1.200 anziani dalla Harvard Medical School, dimostra come l’esercizio moderato riduca del 40% il rischio di demenza. E ancora: una ricerca dell’Università della California, ha provato che bere tè quotidianamente diminuisce del 37% la perdita delle capacità mentali. A ogni modo, per ciò che concerne quest’ultimo studio sulle noci è bene riportare le parole del professor Clive Ballard della società di Alzheimer: «Le noci sono ricche di antiossidanti e acidi grassi omega 3. Ma questo studio è stato effettuato su topi; non possiamo essere certi dei benefici forniti da una dieta ricca di noci per l’uomo.»
Ricordiamo che in Italia si calcolano circa 450.000 malati di Alzheimer e che la maggior parte di questi ha contratto la malattia dopo i sessant’anni. In totale si stima vi siano circa 24 milioni di persone affette da demenza in tutta la popolazione mondiale. Si conta che entro il 2020 questo dato sarà più che raddoppiato. Indubbiamente uno stile di vita più sano non potrà che giovare alla nostra salute, così come una dieta corretta che includa cibi con capacità antiossidanti e benefiche. (lm&sdp) [Fonte: LaStampa.it|Benessere - 13/07/2010]
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