I legumi non sono nemici della linea: due porzioni al giorno riducono anche il grasso pericoloso del girovita
MILANO - Spesso chi ha qualche chilo in più evita i legumi ritenendoli troppo calorici. In realtà questi alimenti non sono nemici della linea, come ha dimostrato una recente ricerca pubblicata sul Journal of the American College of Nutrition. In questo studio, ricercatori dell’Università di Otago (in Nuova Zelanda) hanno diviso 113 persone obese in due gruppi, che hanno seguito indicazioni nutrizionali standard, unica differenza: al primo gruppo è stato chiesto di mangiare tutti i giorni due porzioni di legumi (da 90 gr. l’una, se in scatola, da 30 grammi, se secchi) e 4 porzioni di cereali integrali (da circa 30-40 gr. l’una), mentre il secondo gruppo poteva scegliere liberamente tra 6 porzioni di cereale.
Che cosa metti nel piatto - GUARDA La ricetta della salute: pasta e fagioli GIROVITA - Sebbene le diete siano risultate ugualmente efficaci in termini di calo ponderale (circa 5 kg in meno, a 18 mesi dall’inizio dello studio), nel gruppo "dei fagioli e cereali integrali" si è osservata una riduzione della circonferenza vita di quasi 3 cm maggiore rispetto all’altro gruppo (questa misura è un indice importante delle complicanze del sovrappeso). Analogamente, in uno studio americano, il consumo di legumi è risultato associato, negli adulti, oltre che a peso inferiore, a un minor girovita e a una pressione arteriosa «massima» inferiore. Del resto i legumi hanno un basso indice glicemico, ovvero rilasciano il glucosio molto lentamente, comportando rialzi della glicemia più contenuti e graduali rispetto, per esempio, al pane bianco, allo zucchero o al riso bianco. Questa caratteristica aumenta il senso di sazietà e rende i legumi particolarmente utili anche per i diabetici. Tutto bene, quindi, se non ci fosse il problema del meteorismo. ZUCCHERI - «In effetti - commenta Roberto Grassi, ordinario alla Facoltà di Medicina all Seconda Università di Napoli - la digeribilità dei legumi è bassa per la presenza di frazioni proteiche resistenti alla digestione e soprattutto perché il nostro intestino non dispone di enzimi deputati alla scomposizione di alcuni zuccheri presenti nella buccia. Questi arrivano indenni al colon, dove vengono comunque fermentati dalla flora intestinale, ma "nel posto sbagliato", producendo grossi volumi di gas. «Frullare o passare una parte dei legumi può ridurre il disagio - continua Grassi - in alternativa si può ricorrere a legumi già decorticati o scegliere le varietà con la buccia più sottile, come le lenticchie di piccole dimensioni o alcune varietà di fagioli. È interessante sottolineare che alcune ricette tradizionali prevedono l’utilizzo, accanto ai legumi, di cipolla, cumino, mirto e timo, utili a facilitarne la digestione e moderare la fermentazione intestinale».
C.F. [Fonte: CorrieredellaSera.it - Salute/Nutrizione - 7 febbraio 2011]
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