"Il cuore matto? Va bene. Ma solo nelle canzoni". Quando c’è in gioco la salute, è matto chi non se ne prende cura”. Così Little Tony racconta la sua vicenda personale che lo ha visto rischiare la vita proprio per un attacco cardiaco: "Dopo l’esperienza vissuta ho imparato a preoccuparmi del mio cuore, tenendolo sotto controllo e seguendo uno stile di vita sano ed equilibrato".
I "fattori anticuore" - Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia e in tutti i paesi industrializzati: ipercolesterolemia, fumo, obesità, ipertensione, sedentarietà e diabete sono fattori di rischio che spesso dipendono dalle cattive abitudini. “Le ricerche cliniche – spiega Paolo Bellotti, cardiologo dell’Ospedale San Paolo di Savona - dimostrano che le malattie cardiovascolari colpiscono più frequentemente persone con questi fattori di rischio, che, purtroppo, sono spesso legati a cattive abitudini alimentari e scarsa attività fisica. L’ipercolesterolemia e il sovrappeso, ad esempio, potrebbero in molti casi essere efficacemente controllati solo con una sana alimentazione e dell’attività fisica costante, riducendo così il rischio di infarto miocardico, ictus e arteriosclerosi”. Dai legumi alle castagne - Secondo i dati dello studio Check, che ha valutato il numero di italiani tra i 40 e i 79 anni che non raggiungono i valori normali di colesterolo LDL, quello cattivo per intenderci, ben 3 milioni e 700.000 italiani potrebbero ottenere questo risultato grazie ad una dieta salutare e l`apporto di sostanze in grado di ridurre l’assorbimento intestinale del colesterolo, come i fitosteroli. “Gli steroli vegetali – spiega il professore Andrea Poli, direttore scientifico della Nutrition Foundation of Italy – si trovano soprattutto negli oli vegetali; quantità più piccole nelle verdure e nella frutta fresca, nelle castagne, nei cereali, nei legumi. Seguendo un’alimentazione ricca in vegetali si può arrivare al massimo a rendere disponibili per l’organismo circa 300-400 milligrammi di fitosteroli, quando per ottenere un effetto significativo sulla colesterolemia occorrerebbe giungere ad almeno 1,6 grammi di fitosteroli”. Un aiuto dai preparati - Quindi, spazio a olio extravergine d’oliva e al pesce, alimenti chiave del mangiare mediterraneo, ma nelle situazioni in cui la riduzione deve essere più marcata meglio "integrare la dieta con alimenti arricchiti in sostanze con un effetto ipocolesterolemizzante specifico, come i fitosteroli", aggiunge Poli, senza superare i 3 grammi al giorno, come suggerito dall’Istituto Superiore di Sanità.
[Fonte: IlSole24ore.com - Salute24 - 11/02/2009]
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